Cos’è la Terapia Strategica

Introduzione

“…l’approccio strategico nell’ambito della psicoterapia può essere definito come l'”arte” di risolvere complicati problemi umani mediante “apparentemente” semplici soluzioni… nonostante infatti certi problemi o sofferenze persistano da molti anni non per questo sono necessarie altrettanto lunghe degenze e complicate soluzioni… “
G. Nardone

Che cosa succede in una famiglia, sul lavoro, nei rapporti con gli altri, quando ci si trova in una situazione difficile? Si cerca aiuto. Non solo: l’aiuto deve risolvere subito il problema.

Tuttavia, quando si parla di disturbi mentali o di disagio psicologico, si è soliti pensare a interventi psicoterapeutici a lungo termine. In realtà con la Terapia Breve Strategica si ottiene l’estinzione in tempi rapidi di disturbi radicati anche da anni.

La Terapia Brave Strategica è un intervento terapeutico che mira alla ristrutturazione delle maniere attraverso le quali ognuno costruisce la realtà che poi subisce. Nella maggioranza dei casi la patologia si sblocca entro le prime quattro o cinque sedute. A questo cambiamento corrisponde il recupero della fiducia nelle proprie risorse personali.

L’approccio strategico non è soltanto un modello terapeutico, ma anche una vera e propria scuola di pensiero su come ognuno si relaziona con se stesso e con gli altri, tanto nell’ambito relazionale ristretto che nell’ambito manageriale e organizzativo.

Le origini dell’approccio strategico risiedono nelle antiche tradizioni elleniche della retorica dei sofisti e cinese dell’arte dello stratagemma, ovvero le antiche arti di risolvere apparentemente irrisolvibili situazioni mediante l’uso di stratagemmi e modi di comunicare suggestivi e persuasori (Terapia breve strategica®, 1997 – Cavalcare la propria tigre, 2003), dalla teoria della comunicazione nata in campo antropologico con Gregory Bateson, agli sviluppi costruttivisti della teoria cibernetica (Heinz von Foerster, Ernst von Glaserfeld), agli studi sull’ipnosi e la suggestione di Milton Erickson.

Nei tempi più recenti si deve alla feconda tradizione della Scuola di Palo Alto (Mental Research Institute-MRI) la formulazione del modello di Terapia Breve. Negli anni ’70, infatti, il gruppo del MRI presentò alla comunità dei terapeuti i risultati del progetto “Brief Therapy Center”(Watzlawick, Weakland, Fisch 1974 – Weakland et alt. 1974).

Si deve poi a Paul Watzlawick l’opera di approfondimento e sistematizzazione dei principi teorico-applicativi della comunicazione terapeutica. (Pragmatica della comunicazione umana, 1971)

Dal 1987 con Giorgio Nardone si ha la moderna evoluzione della “Terapia Breve” verso una forma di avanzata tecnologia terapeutica, la “TERAPIA BREVE STRATEGICA®” che da oltre venti anni dimostra la sua fecondità ed efficacia nell’applicazione a molti contesti ed in diverse culture. Nel primo libro “manifesto della TERAPIA BREVE STRATEGICA” -“L’Arte del Cambiamento” (1990), si presentano per la prima volta “protocolli specifici” di trattamento per particolari disturbi.

Negli anni successivi, affiancato da Paul Watzlawick e dagli allievi formati nella propria Scuola, sempre sulla base di ricerche applicate a un vasto numero di soggetti e situazioni, ha creato un vasto numero di protocolli specifici di trattamento, ideando così gli strumenti per operare sulla “realtà” che ognuno si costruisce, trasformandone percezioni, reazioni e consapevolezza.
Tutto ciò ha condotto anche alla pubblicazione di numerose opere (vedi bibliografia), tradotte in molte lingue, divenute testi fondamentali dell’approccio strategico alla psicoterapia.

Nell’opera “Paura, Panico, Fobie” (1993), sulla scia di un’altra rigorosa ricerca clinica, presenta i protocolli per fobie, compulsioni, ossessioni, attacchi di panico e ipocondria, risultati essere la terapia più efficace e rapida per tali patologie.

Nel 1997 scrive con Paul Watzlawick un’antologia “Terapia breve strategica ®” (1997), che racchiude i contributi degli autori più importanti a livello mondiale presentando inoltre, la teoria ed i protocolli più avanzati del trattamento strategico per le tipologie più importanti delle patologie psicologiche.

In “Le prigioni del cibo – Vomiting, Anoressia, Bulimia: la terapia in tempi brevi” (1999) si presentano non solo lo sviluppo dei protocolli efficaci per il trattamento di queste patologie, ma anche nuova conoscenza relativa al loro funzionamento e alle loro differenziazioni.
In sintesi il modello di Terapia Breve Strategica® ha rappresentato una sorta di rivoluzione copernicana nel campo della psicoterapia orientando l’intervento terapeutico verso la effettiva e rapida soluzione delle problematiche presentate dai pazienti, dimostrando che, anche se i problemi e le sofferenze umane possono essere estremamente persistenti, complicate e sofferte, non necessariamente richiedono soluzioni ugualmente prolungate nel tempo e complicare.